sabato 20 novembre 2010

Gli italiani scommettono sullo zafferano contro il papavero in Afghanistan

Articolo di , pubblicato lunedì 25 ottobre 2010 in Francia.

Promuovere la cultura dello zafferano per sostituire il papavero : questa è la sfida che vogliono lanciare i soldati italiani in Afghanistan. Nella regione di Herat, controllata dagli italiani, sono state già distribuite alle popolazioni locali sessanta tonnellate di bulbi di zafferano. In tutta la regione, sono stati piantati duemila ettari di terreno mentre i campi di papavero sono passati in cinque anni da 2000 a meno di 500 ettari. Nei pressi di Ghurian, circa 480 donne riunite all’interno di una cooperativa, si preparano a raccogliere i preziosi pistilli del fiore viola. Lo zafferano assicura loro un reddito di 9000 dollari all’anno per ettaro, tre volte più del papavero.
Bisogna dire che i talebani e i trafficanti di droga non vedono di buon occhio la sua diffusione. In una valle isolata, sono stati incendiati due camion che trasportavano bulbi e i conducenti assassinati. In alcune zone l’esercito italiano assicura le consegne in elicottero. “Lo zafferano rappresenta il futuro dell’Afghanistan”, dichiara l’alto rappresentante dell’ONU Staffan de Mistura. Al salone delle Biodiversità che si svolge a Torino, alcuni soldati del primo reggimento di artiglieria da montagna, da poco rientrati da Herat, per spiegare la loro iniziativa hanno aperto uno stand molto visitato. “Questo progetto è fondamentale per lo sviluppo di questo paese”, afferma il tenente Silvia Guberti, coordinatrice del progetto per le donne afghane.

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