domenica 12 settembre 2010

Rogo a Scampia: anche Napoli scopre il fenomeno


NAPOLI. La metropoli si scuote. A Scampia c’è il rogo e la città s’indigna. L’Ansa batte la notizia, alle 11 di ieri: «Un vasto incendio si e' sviluppato all'interno di un campo rom in via Cupa Perillo, sotto il ponte dell'Asse Mediano, nel quartiere napoletano di Scampia. Sul posto sono presenti quattro squadre dei vigili del fuoco con le autobotti per domare le fiamme». La notizia “fa notizia” perché stavolta il rogo non è avvenuto a 20 chilometri dalle “mura” della città capoluogo, ma bensì nel quartiere periferico più degradato. Cosa brucia? Cavi elettrici, carcasse d’auto e come al solito: i pneumatici. Chi è stato? I rom (dicono). Nessuna novità. Qui nella “Terra dei fuochi” sono anni che centinaia di migliaia di cittadini fanno i conti, ogni giorno, con lo stesso fenomeno ma, fino ad ora, nessuna dalla città si era mai indignato. Il rogo è avvenuto in una discarica abusiva che costeggia il campo nomadi di Scampia. I pompieri sono stati ripetutamente chiamati a intervenire, sempre nella stessa zona, piu' volte al giorno negli ultimi tempi. In alcune circostanze, secondo quanto si e' appreso, gli incendi sarebbero stati generati dal fuoco appiccato da ignoti per liberare dei rivestimenti di plastica fili di rame, probabilmente provento di furto.
Il copione è lo stesso, cambia la location. Perfino un elicottero della Polizia si è alzato in volo per verificare cosa stesse accadendo. Gli ambientalisti partenopei sono scesi sul piede di guerra ed hanno subito sollecitato il presidente del consiglio comunale Impegno e il sindaco della città Iervolino a fare qualcosa. Stessa idea è stata quella di un consigliere comunale di opposizione.
www.internapoli.it

Nessun commento:

Posta un commento