sabato 28 marzo 2009

Un finanziere si punta la pistola alla tempia e si spara

Si punta la pistola di ordinanza alla tempia, un solo colpo, muore all’istante. Il corpo del finanziere Francesco Cerza è stato ritrovato all’interno del gabbiotto della Porta Carraia dove prestava servizio di vigilanza, ormai senza vita. L’altro giorno, poco dopo le ore 19, il cinquantenne montava di turno in servizio di vigilanza all’interno del gabbiotto posto all'ingresso della caserma del comando Colascione di San Giovanni a Teduccio. Porta Carraia, quando si è puntato la pistola alla testa ed in solo colpo si è tolto la vita. La camera era insonorizzata, dunque nessuno ha udito lo sparo. Ma il sottoufficiale di ispezione ha visto dall’esterno il corpo del militare riverso sul tavolo. Dopo aver ipotizzato ad un malore dell’uomo si è precipitato al gabbiotto. Una volta entrato si è reso conto della gravità dell’accaduto. la scena deve essere stata a dir poco straziante. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri di Napoli, i quali hanno dato il via alle indagini.
Il motivo di un gesto così estremo è ancora sconosciuto, ma sicuramente non è da associare alla sua carriera militare, considerato da tutti i suoi colleghi una persona amabile, stimabile, sempre sopra le righe. Un avvenimento quello dell’altra sera che ha destato scalpore, non solo all’interno della caserma dove per tanti anni ha prestato servizio, ma anche tra i cittadini di Cardito, luogo dove viveva con sua moglie e i due sue figli. Le persone lo raccontano come un uomo abbastanza noto nel paese. Reputato dalla maggior parte della cittadinanza come una persona buona e sempre disponibile, ha sempre condotto la vita in piena armonia riservando la massima attenzione alla propria famiglia. Anche nel lavoro, è stato un uomo lodevole, lavorando egregiamente per il miglioramento della città e degli stessi abitanti. Si è sempre mobilitato per aiutare la propria famiglia, i suoi dipendenti, ma anche gli estranei. Queste, parole, che ancor di più, ci allontano da una ‘chiave di lettura’ sulla vera causa di questo spaventoso atto. Un gesto folle che dovrebbe partire dalla mente di una persona squilibrata, instabile, con problemi psicologici di un certo livello. Ma a quanto sembra nulla di tutto ciò è da collegare alla persona di Francesco Cerza. Il paese è ancora incredulo davanti a questa vicenda a dir poco inverosimile. In città non si fa altro che parlare di questo. Alla famiglia Cenza tanti messaggi di solidarietà da parte della cittadinanza :"Siamo certi che si sia trattato di un gesto estremo e che l’autore se ne sia già pentito. La vita è un dono sacro, non va cancellata così, soprattutto quando si hanno dei figli di piccola età". Nell’ultimo periodo non è il solo caso di tentato suicidio. Basta spostarsi a pochi chilometri, a Caivano dove poco tempo fa un uomo di settantanni, ex maresciallo dei Carabinieri, ha tentato anch’egli il suicidio con un colpo di pistola. Lo stesso non è morto sul colpo, ma qualche giorno dopo all’interno della sala rianimazione dell’ospedale Don Bosco di Napoli. Da non dimenticare inoltre la vicenda accaduta a Casoria, in cui una donna di 40 anni, per cause depressive, ha deciso di togliersi la vita. Riuscendoci. Si è lanciata secondo piano dell’edificio della casa di cura dove era ricoverata già da qualche mese, muorendo sul colpo.

http://www.napolinord.info/index.php?option=com_content&task=view&id=2480&Itemid=2

Nessun commento:

Posta un commento