sabato 28 marzo 2009

Saviano, boom di ascolti su Rai3

ROMA (26 marzo) - Roberto Saviano torna in tv, fa un monologo senza pause sullo stato della camorra, le connivenze, racconta la sua vita blindata da Gomorra in poi, la camorra che uccide con silenzio e diffamazione, e anche per davvero come don Diana, ed è boom di ascolti su Raitre nello Speciale Che tempo che fa di Fabio Fazio, con 4.561.000 oltre il 19%,un pubblico di laureati presso cui ha fatto il 35%, picchi di 5.700.000 spettatori e il 27%. Una platea attenta, affamata di approfondimenti, la stessa che il martedì regala 4 milioni di spettatori a Ballarò mentre i talent show X Factor e Amici si contendono il pubblico più spensierato e il giovedì in altrettanti 4 milioni seguono Annozero mentre negli altri canali impazzano i varietà. Lo stesso Saviano si dichiara incredulo di «aver avuto più spettatori di un reality. Le persone hanno voglia di realtà più di quanto non si creda. Probabilmente la letteratura può essere ancora uno strumento valido per raccontare ciò che accade nel mondo e tentare di trasformarlo. E la televisione - conclude - può essere uno strumento alleato per raccontarla». Dello stesso avviso il collega scrittore, volto noto proprio di Raitre, Carlo Lucarelli che dice: «Saviano ha dato una splendida lezione del potere della parola e dimostrato quanto interesse ci sia per certi argomenti. Io sono rimasto molto colpito». È la tv dell'impegno, «quella che quando osa un pò di più ottiene anche successo di audience», come sottolinea il senatore Pd Vincenzo Vita, «un'operazione verità di straordinario valore che deve indurre tutti a riflettere, un momento alto di servizio pubblico», dice il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo. E mentre Dario Franceschini conta, secondo L'Espresso, di convincere Roberto Saviano a candidarsi come capolista Pd nella circoscrizione del sud (ma lui ieri su Raitre ha negato ogni futuro impegno politico), la Gazzetta di Caserta annuncia querela per avere «gettato gratuitamente fango su decine di giornalisti sostenendo che siano al soldo della camorra». Il racconto dell'autore di Gomorra su RaiTre «senza contraddittorio, mischiando verità e calunnie ha infangato il lavoro di chi, da anni, combatte, con inchieste e denunce, senza scorta». Pino De Martino, direttore editoriale dei quotidiani Corriere di Caserta e Cronache di Napoli tirati in ballo ieri sera da Saviano, dice che «c'e da restare inorriditi per la ricostruzione strumentale e faziosa dei fatti». Il sindaco di Castel Volturno Francesco Nuzzo lo difende dall'accusa di «professionista dell'antimafia» attribuendo allo scrittore il merito di aver «scoperchiato un verminaio criminale». Per il deputato Pd Franco Laratta,, componente Commissione parlamentare antimafia, «è stata una sferzata durissima contro il silenzio e la colpevole indifferenza di buona parte della politica, delle istituzioni, del mondo dell'informazione e della società civile».

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