giovedì 2 febbraio 2017

Blitz contro il clan dei Casalesi, arrestate figlie e nuora di “Cicciotto ‘e mezzonotte”

By Antonio Galluccio

CASALESI – Duro colpo alla fazione Bidognetti del clan Casalesi, che fa capo al boss Francesco Bidognetti, detenuto al 41 bis nel carcere dell’Aquila. La Dia di Napoli, guidata da Giuseppe Linares, ha arrestato 5 persone, tra cui le due figlie di Francesco Bidognetti e la nuora. Contestualmente, la squadra mobile di Caserta, la Guardia di Finanza di Formia e i carabinieri di Casal di Principe hanno eseguito un provvedimento restrittivo che riguarda altre ventisei affiliati alla cosca per estorsioni commesse sul territorio casertano. Arresti a Parete, Formia, Casal di Principe e Latina.

Le misure cautelari eseguite dalla Dda contestano ai 5 arrestati reati che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso alla ricettazione e l’estorsione, reati questi aggravati dall’articolo 7 della legge 203/91. Le forze dell’ordine hanno raccolto elementi di prova sul fatto che Katia e Teresa Bidognetti, rispettivamente 35 e 26 anni, la prima ora in carcere mentre la seconda e’ domiciliari perche’ in gravidanza, insieme a Orietta Verso, 42 anni, anche lei ora in carcere, moglie del secondogenito del boss, Raffaele Bidognetti, tutte e tre sinora incensurate, avevano un ruolo apicale all’interno della ‘famiglia’.

Arrestato anche Vincenzo Bidognetti, conosciuto come ‘o bellillo, che non e’ parente del capocosca nonostante il cognome, che era l’unico degli affiliati autorizzato a tenere rapporti con le tre donne e che faceva da tramite tra loro e le il resto della cosca. Anche il boss e’ stato raggiunto in carcere dalla misura cautelare. Particolari sull’operazione saranno resi noti in conferenza stampa alle 11 in Procura a Napoli.

La vendetta dei Casalesi: l’agguato di Villaricca per punire l’ex donna di Bidognetti


CASALESI – Donne contro e vendette trasversali, questo il retroscena dell’inchiesta che ha portato all’arresto delle figlie di Francesco Bidognetti. Quando Anna Carrino, ex compagna del boss dei Casalesi, decise di collaborare con la giustizia scattò la vendetta del clan. Obiettivo: colpire i suoi familiari più stretti.


Il gruppo di fuoco, di cui facevano parte Alessandro Cirillo, Massimo Amatrudi e Giovanni Letizia faceva riferimento al killer di Giuseppe Setola. Il 30 maggio del 2008 partirono da Casal di Principe e raggiunsero l’abitazione della Carrino, a Villaricca, presentandosi come agenti della Direzione Investigativa Antimafia. Insospettita, la Carrino – all’epoca dei fatti 25enne – scappò chiudendo alle sue spalle il portone, contro cui furono esplosi diversi colpi: uno di questi la raggiunse allo stomaco e fu trasportata in gravissime condizioni al Cardarelli. La donna fu salvata dai medici del nosocomio dopo essere stata ricoverata in rianimazione.

In foto: Anna Carrino, Francesco Bidognetti, Teresa Bidognetti e Katia Bidognetti

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