lunedì 28 marzo 2016

Processo ai ‘corrieri della droga’: rifornivano anche i clan Nuvoletta e Contini

TORRE ANNUNZIATA. Cocaina e hashish dall’Olanda e dalla Spagna per i narcos di quattro clan: Gionta-Di Gioia-Contini-Nuvoletta. Un’alleanza trasversale di camorra, dall’ombra del Vesuvio fino a Napoli, già costata condanne a 323 anni di carcere totali per 35 persone, accusate di far parte di un'associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, aggravata dal carattere transnazionale e dall'esercizio delle finalità mafiose.

La droga – secondo l’inchiesta condotta nel 2014 dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e di Torre Annunziata – viaggiava in autostrada su tir dotati di serbatoio con vasi comunicanti. Vasi azionabili elettronicamente: uno per nascondere la cocaina e l'altro per il gasolio. In manette finirono in 39, tra cui 6 corrieri. Lo scacco ai narcos venne dato col sequestro di 600 chili di stupefacenti e di beni per oltre 30 milioni di euro. .

PROCESSO AI “CORRIERI” DI APRILIA. Al via oggi in Tribunale a Torre Annunziata il processo contro i soli Stefano Penta, 42 anni, e Nino Montenero, 60. I due presunti corrieri di Aprilia, nel basso Lazio, coinvolti nelle indagini sul cartello tra i narcos di camorra. A loro carico è però esclusa l’aggravante della finalità mafiosa. La prima udienza è servita per incaricare il perito della trascrizione di fiumi di intercettazioni telefoniche. .

IL FILONE PRINCIPALE. Condannati in primo grado nel filone cardine, lo scorso 4 settembre, i promotori del cartello criminale: tra questi Giuseppe Cirillo “o’ caprone” (37), il broker della coca di Torre Annunziata ritenuto vicino ai Gionta. “O’ caprone” dovrà scontare 16 anni e otto mesi per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico. Cirillo sfuggì alla retata di fine ottobre 2014. Fu poi arrestato in Germania dalla “Polizei” ad un posto di blocco. .

Diciotto invece gli anni di pena inflitti a Raffaele Sperandeo, cognato del boss Aldo Gionta. Sperandeo è stato l’uomo chiave dell’inchiesta: 6 i numeri di cellulare cambiati in poche settimane. Ma il cognato del boss, sul cellulare, riceveva messaggini come “…I vestiti sono pronti e stirati”. Era il messaggio in codice per la partenza dei corrieri. .

Fonte: Lo Strillone

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