lunedì 3 giugno 2013

Cocaina dalla Spagna: 8 persone arrestate

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GIUGLIANO. Sei misure cauterali in carcere e due ai domiciliari. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Abitano nella zona orientale della città. Una organizzazione - secondo l'accusa - con stabili ramificazioni in Sud America e in Spagna, dedita all'importazione in Italia di ingenti quantitativi di cocaina. Abitano nella zona orientale di Napoli (tre erano già in carcere). Altri due sono irreperibili. Si tratta di una indagine cominciata nel settembre del 2005. Alcuni erano stati scarcerati in sede di Riesame. Poi la Procura ha ottenuto una nuova ordinanza cautelare, eseguita ieri mattina dai finanzieri. Gli indagati avrebbero organizzato un 'ponte' con la Spagna per importare grossi carichi di cocaina. "Un gruppo autonomo - spiegano gli investigatori - non legato a clan camorristici". Le Fiamme Gialle hanno sequestrato in due operazioni oltre cinquanta chilogrammi di stupefacente su tir provenienti dalla penisola iberica. Gli inquirenti hanno utilizzato le intercettazioni telefoniche per monitorare gli indagati . Il 7 aprile 2006 nei pressi del casello autostradale dell'A1 a Caianello (Caserta), in direzione Napoli, è stato fermato un autoarticolato con targa italiana, proveniente da Barcellona, che trasportava detersivi: dentro c'erano 18 chili di cocaina, nascosti all'interno di un doppiofondo ricavato nella porta posteriore del semirimorchio. Arrestati in flagranza due corrieri italiani. Il primo giugno del 2006 nei pressi del casello autostradale di Napoli nord in A1, in direzione Napoli, è stato fermato un autoarticolato con targa italiana, proveniente da Barcellona, che trasportava prodotti alimentari. Sequestrati 32 chilogrammi di cocaina, occultati all'interno della cabina guida della motrice. Un corriere italiano è stato arrestato in flagranza di reato. "Nel periodo tra il settembre 2005 e il settembre del 2006 è stata anche accertata l'avvenuta introduzione nel territorio nazionale di ulteriori ed imprecisati quantitativi di cocaina importati dalla Spagna - ricostruiscono i finanzieri del comando provinciale in un comunicato diramato ieri mattina - al vertice dell'organizzazione erano i fratelli Giuseppe e Fabio Sabatino di San Giorgio a Cremano, collaborati da Massimiliano Amato della zona Camaldoli, all'epoca dei fatti capo del noto gruppo ultras della tifoseria napoletana denominato 'Fedayn e.a.m. Napoli', i quali tenevano direttamente i contatti con i fornitori, recandosi anche in Spagna". Uno degli arrestati, Giuseppe Attanasio, alias Peppe 'a corta, è il nipote del ras Ciro Formicola (Giuseppe Attanasio è attualmente detenuto su ordinanza cautelare per l'omicidio di Agostino Ascione, ucciso il 10 gennaio del 2009 a San Giorgio a Cremano). C0è anche un giuglianese tra i destinatari della misura cautelare in carcere, si tratta di ROmano Enrico, 44 anni. I finanzieri hanno puntato le lente su una organizzazione per il traffico internazionale di stupefacenti. E durante le indagini si sono imbattuti in un particolare caso di sequestro di persona. "Dopo il secondo carico di droga intercettato dalle Fiamme Gialle il 1 giugno del 2006, il fornitore spagnolo ha sollecitato più volte Giuseppe Sabatino a pagare 1.200.000 euro, prezzo dell'acquisto della cocaina sequestrata - continua il comunicato della Finanza - chiedendo l'urgente invio in Spagna di un membro dell'organizzazione napoletana per procedere al pagamento del dovuto". Ma il carico era stato sequestrato e i partenopei in quel momento non avevano una così ampia disponibilità economica per far fronte al pagamento. I rapporti tra i due gruppi si sono incrinati (i finanzieri in meno di tre mesi avevano bloccato due tir e sequestrato oltre 50 chili di droga). A quel punto i napoletani avrebbero tentato una mediazione. "Il 5 agosto del 2006 Fabio Sabatino, inviato dal fratello Giuseppe, è giunto in Spagna, dove è stato immediatamente rapito per ottenere il pagamento del debito e trasferito nel sud della penisola iberica". Stando alla ricostruzione dei finanzieri del comando provinciale di Napoli, Fabio Sabatino è stato subito sequestrato dagli spagnoli, al momento dell'incontro con gli iberici. "Giuseppe Sabatino, preoccupato per la vita del fratello, si è recato anche lui in Spagna, portando con sé 200.000 euro in contanti, per pagare una parte del debito e tentare una mediazione con i rapitori per ottenere la liberazione di Fabio". A questo punto sono subentrate le forze dell'ordine. (fonte: Cronache di Napoli)

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