domenica 30 gennaio 2011

Giugliano: arrestato Sabatino 'o champagne'

GIUGLIANO. Sabatino Granata imprenditore, ritenuto, affiliato al clan camorristico dei Mallardo, attivo nel comune di Giugliano e nei territori limitrofi, e' stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli. Le indagini disposte dalla DDA partenopea hanno consentito di individuare e sequestrare beni per circa 30 milioni di euro che l'imprenditore aveva intestato a parenti e prestanomi per eludere le misure di prevenzione patrimoniali. I sequestri sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle in Campania, Lazio, Abruzzo, Toscana e Lombardia. All'alba di questa mattina i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno tratto in arresto Sabatino Granata, meglio noto come Sabatino 'o champagne', imprenditore ritenuto affiliato al clan Mallardo, deve rispondere dei reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, reimpiego di capitali di provenienza illecita e frode processuale aggravati dalla finalita' dell'agevolazione mafiosa.


I beni sequestrati.
Un impero economico disseminato in mezz'Italia. Ecco l'elenco dei beni sequestrati per un valore di circa 30 milioni di euro: 127 unita' immobiliari, costituiti da fabbricati e terreni, quote di partecipazione di 14 societa' (settore edile e pubblico esercizio), un'azienda, 138 mezzi di trasporto (moto, ciclomotori e macchine), 192 rapporti finanziari, bancari e postali, in prevalenza conti correnti e conti di deposito. In sostanza, per gli inquirenti, l'arrestato aveva utilizzato le finanze della famiglia malavitosa dei Mallardo per acquistare immobili, estendere l'attivita' commerciale del clan. La gran parte degli immobili sono stati individuati a Giugliano: 48 unita' immobiliari e 24 terreni. Inoltre tutte le societa' interessate dalle indagini risultano avere la sede legale nel comune dell'hinterland napoletano, in pratica dell'imprenditore, eccetto una. Tra le ditte sequestrate oltre a una ricevitoria del lotto, anche un ristorante e un albergo. In uno dei locali, il bar 'Champs Elysees' a Licola, i baschi verdi hanno accertato che si tenevano summit di camorra: era dunque un luogo strategico per il sodalizio criminale. E ancora, in un altro locale, 'La Buca di Bacco', che fa parte dell'hotel 'La Fayette', si celebravano i matrimoni, i battesimi e le comunioni che riguardavano gli affiliati. (AGI)

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