venerdì 22 gennaio 2016

Camorra. Arrestato mentre prendeva il caffè, in manette pericoloso latitante

di Ivan Marino

Aldo Agretti, l'affiliato ai Gionta catturato a PompeiNAPOLI. In manette 'Alduccio o'macellaio'. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Torre Annunziata al termine di una lunga attività di osservazione ed appostamento hanno arrestato a Pompei Aldo Agretti, 44enne latitante torrese affiliato al clan Gionta.


L'uomo, che risultava latitante da poco più di un anno, è stato catturato in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli. Agretti è stato condannato alla pena definitiva di 8 anni, 7 mesi e 27 giorni di reclusione perché colpevole del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Il 44enne risulta inoltre destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Napoli per aver contravvenuto alle disposizioni sulla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza cui era stato sottoposto dallo stesso Tribunale.

Aldo Agretti è il nipote del capo clan Valentino Gionta e così come altri affiliati aveva beneficiato nel 2013 di una scarcerazione per scadenza dei termini di custodia cautelare in carcere verificatasi nell’ambito della vasta operazione di polizia giudiziaria Alta Marea, condotta dal commissariato di Torre Annunziata e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il blitz aveva portato alla carcerazione di appartenenti al sodalizio criminale dei Gionta tutti responsabili, a vario titolo, di reati associativi in materia di stupefacenti.

Dopo la scarcerazione Agretti fu sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Torre Annunziata per 3 anni e 6 mesi, misura restrittiva violata dal 44enne quasi contestualmente al rigetto alla sentenza della Cassazione che aveva reso definitiva la condanna alla pena di 8 anni, 7 mesi e 27 giorni di carcere.

Partite le ordinanze di carcerazione, i poliziotti di Torre Annunziata si sono immediatamente messi in cerca dell'uomo che è però riuscito più volte a sfuggire alla cattura, dandosi alla latitanza per circa un anno. La latitanza di Agretti è stata possibile, secondo la ricostruzione degli agenti, grazie ad un sistema di aiuti che il 44enne era riuscito a crearsi nel tempo, alla luce della sua fama di personaggio incontrollabile e particolarmente pericoloso al punto da dare vita a fitti ed impenetrabili muri di connivenze.

Nella notte però gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata, sono riusciti ad individuarlo nei pressi del Santuario della Beata Vergine di Pompei, mentre si intratteneva all’interno di un bar. I poliziotti si sono posizionati all’esterno dell'esercizio commerciale per evitare un bltz che avrebbe potuto mettere a rischio l’incolumità dei presenti, gli agenti. Agretti, resosi probabilmente conto di essere finito nel mirino degli agenti, ha provato a darsi alla fuga utilizzando una porta secondaria di accesso al bar, ma è stato prontamente bloccato ed ammanettato, prima di essere condotto presso la casa circondariale di Secondigliano.
http://www.internapoli.it/

Nessun commento:

Posta un commento