mercoledì 27 maggio 2015

Sant’Antimo. Sigilli a ex distilleria: sotto chiave un'area di 8mila mq.

di Matteo Giuliani

SANT'ANTIMO. Il personale del Comando Polizia Locale di Sant’Antimo ha posto sotto sequestro una estesa area di circa ottomila metri quadri, di proprietà privata, ubicata presso la Stazione Ferroviaria. Tale area era in passato adibita alla produzione di liquori e alcol. Le attività nascono a seguito di alcune segnalazioni pervenute alla sede del comando di piazza della Repubblica dove alcuni soggetti lamentavano la presenza di alcuni ignoti intenti alle lavorazioni di smantellamento di alcuni silos in disuso ed altro materiale costituenti rifiuti pericolosi. Giunti sul posto, gli uomini del Maggiore Chiariello hanno trovato non poche difficoltà per accedere all’area, visto che i soggetti avevano ben chiuso gli accessi all’area. Gli agenti sono quindi riusciti ad entrare nella struttura da un accesso secondario da dove hanno subito notato la presenza di quattro persone che con l’utilizzo di fiamme ossidriche stavano tagliando i silos presenti, nonché altro materiale per poi smaltirlo illecitamente. Bloccati, uno di essi ha cercato di darsi alla fuga iniziando una colluttazione con un agente. Condotti presso l’Ufficio di Polizia, qui sono stati convocati anche il custode e i proprietari dell’area al fine di ottenere chiarimenti e giustificazioni circa i lavori intrapresi presso l’area senza alcuna autorizzazione ambientale ed edilizia. Al termine delle attività è stato possibile denunciare alla Procura della Repubblica tutti gli interessati con ipotesi accusatorie relative allo smaltimento illecito di rifiuti e quant’altro previsto e punito dalle norme in materia. Infatti il materiale veniva prima tagliato e selezionato presso l’area formando una sorta di deposito temporaneo di rifiuti e poi trasportato per la vendita ad acquirenti che ne pagavano il prezzo, fatti di cui erano a conoscenza anche alcuni proprietari dell’area come da dichiarazioni acquisite dai quattro soggetti inizialmente fermati. Uno dei personaggi è stato invece denunciato anche per resistenza, violenza, minaccia e rifiuto di fornire le proprie generalità a pubblico ufficiale, ora rischia una serie condanna. L’area è stata posta sotto sequestro, provvedimento convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord. Ora i proprietari dovranno presentare un piano di bonifica per i rifiuti da smaltire. Dell’occorso è stata informata anche l’ARPAC.

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