lunedì 27 agosto 2012

Assicurazioni, dossier choc: in Campania 20 falsi incidenti al giorno

di Gerardo Ausiello
NAPOLI - In Campania venti incidenti stradali fasulli al giorno, praticamente uno all’ora. È il clamoroso dato contenuto nel report dell’Ania, l’associazione che riunisce le compagnie assicurative. Ma non mancano le polemiche, scatenate soprattutto dall’Aci che parla di «dati taroccati» e chiede «un’immediata inversione di tendenza».

TruffeStando ai numeri diffusi dall’Ania (relativi al 2010) che si basa anche su rivelazioni dell’Isvap, la maglia nera spetta alla Campania dove i sinistri con frode sfiorano il 10 per cento: quasi 7mila, su un totale di 69.763 registrati nel Paese. Una percentuale che però appare in diminuzione rispetto all’anno precedente (9,96 contro i 9,58 di oggi). Le province maggiormente colpite sono Caserta e Napoli: l’incidenza è pari rispettivamente al 12,38 per cento e al 10,91 per cento. Ma si tratta di una stima approssimativa perché, come si legge nel dossier, «i dati riportano solo le truffe scoperte dalle imprese attraverso i limitati mezzi che possono impiegare per contrastare tale fenomeno».

TariffeSebbene non sia possibile appurare con certezza le violazioni di legge, a Napoli e in Campania le tariffe continuano a salire alle stelle. Un cittadino, pur non provocando sinistri, arriva a pagare fino a 3mila euro all’anno per la sola Rc auto con una vettura di media cilindrata. «Sono cifre insostenibili - attacca il presidente dell’Aci Napoli, Antonio Coppola - I numeri sono spesso gonfiati e strumentalizzati dalle compagnie assicurative, che così giustificano le stangate. Da tempo chiedo all’Ania le statistiche ufficiali: sono convinto che contengano molte sorprese. Peraltro ricordo alle società che si ha l’obbligo di denunciare le truffe alle autorità competenti». Secondo Coppola «si è raggiunto ormai un punto di non ritorno: il mercato è bloccato, le compagnie fanno cartello e impongono i prezzi ai cittadini che non possono opporsi. Si tratta di un ricatto inaccettabile».

Polizze «fantasma»
Tra crisi economica e costi insostenibili si moltiplicano le macchine e i ciclomotori che circolano senza tagliando: in tutta Italia i veicoli sprovvisti di copertura assicurativa sono circa 3,5 milioni di cui oltre 800mila a Napoli e provincia (il 22,9 per cento del totale nazionale). Un fenomeno allarmante che la dice lunga sui pericoli che si corrono in strada e sulla necessità di norme più efficaci in materia.

Sinistri
Anche perché, se si guarda al numero di incidenti, si scopre che il primato non spetta affatto a Napoli e alla Campania: il capoluogo partenopeo, con il 22,9 per cento, è in linea con la media nazionale e molto lontano dalle città dove i tamponamenti sono maggiormente frequenti (Brindisi 44,5 per cento, Taranto 44,4, Crotone 41, Foggia 39,3, Lecce 39,1). In questa speciale classifica i centri più virtuosi sono Biella (11 per cento), Bolzano (11,3), Trento (12,8) e Verbania (12,9). Non si discostano molto da Napoli, invece, grandi metropoli come Roma (20 per cento) e Milano (18,9).

Il flop della scatola nera
La scatola nera funziona, ma le compagnie non la propongono. E così quello che avrebbe dovuto essere uno strumento contro le truffe, di fatto resta nelle officine. Perché? Il problema, osserva l’Ania, è il nuovo articolo 32 della legge numero 27 del 2012 che impone alle assicurazioni di pagare tutti i costi dell’installazione dell’apparecchio. Ragion per cui, in assenza di uno specifico obbligo a proporre polizze con scatola nera (molto più vantaggiose di quelle standard), le compagnie fanno finta di nulla e i clienti che non conoscono la normativa perdono l’occasione di risparmiare centinaia di euro.
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