sabato 27 marzo 2010

Dossier sul voto inquinato

NAPOLI. I lavoratori dei rifiuti, gli ex detenuti, Pomigliano. Sono alcuni dei terreni sui quali si gioca in maniera scorretta la partita elettorale, secondo la denuncia fatta ieri da "Federazione della sinistra". Un dossier sul "voto inquinato", che riguarda entrambi gli schieramenti principali. Dice il candidato presidente Paolo Ferrero: "Spesso c'è una rappresentazione teatrale dello scontro, che copre un trasversalismo degli affari". Il simbolo di tutto ciò è nei punti di contatto fra le società che hanno operato tanto per la centrale di Sparanise, oggetto delle indagini sui casalesi e su Nicola Cosentino, quanto per quella di Salerno, dove è invece indagato Enzo De Luca, leader del centrosinistra.
Ad ogni modo Tommaso Sodano, ex senatore, ha messo in fila alcuni casi. Scena prima: Caserta, consorzio per i rifiuti. Il direttore Antonio Scialdone ha la moglie candidata, Michela Pontillo, con la "Lista Caldoro", distribuisce assunzioni e promozioni nonostante il suo mandato sia scaduto, e chiede esplicitamente il voto ad alcuni dipendenti. Si tratta di quei lavoratori che, non vedendosi erogati gli stipendi, hanno provocato di recente una nuova fiammata sul fronte della crisi rifiuti, costringendo Berlusconi e Gianni Letta a turare la falla col contributo della Regione. Scena due: Pomigliano.
Il sindaco uscente, Pd, ha firmato una convenzione, per alcuni interventi urbanistici, con una ditta non ancora dotata della liberatoria antimafia della Prefettura. Inoltre "nei comitati del Pd si raccolgono curricula di giovani a cui si promettono interessamenti per Fiat, Alenia, o Enam e Gori". Scena terza: la Regione dell'ex compagno Corrado Gabriele: "Dai suoi uffici è uscito un bando per il possibile inserimento di ex detenuti, occorre lasciare e-mail e telefono". Scena quarta: Scafati. Il Pasquale Aliberti, Pdl, ha la moglie candidata, Monica Paolino: "Enormi manifesti ovunque, che nessuno rimuove, mentre ancora non sono stati assegnati gli spazi sui tabelloni regolamentari".
È guerra di cartelloni anche a Maddaloni. L'ex sottosegretario Gaetano Pascarella, Pd, segnala che quello di Antonio Caturano, candidato alla Provincia, era stato rimosso perché abusivo dal commissario prefettizio che regge il Comune, ma "dopo qualche giorno è stato nuovamente riposizionato".
Dalle ipotesi di voto di scambio al voto comprato, tema sollevato da Enzo De Luca, per 50 euro a persona. "Per la verità la crisi si sente anche qui - dice Sodano - in alcune realtà il prezzo scende fino a 20". Ma la cifra generalmente è quella: 50 euro. Ci sono però anche i pacchetti: a Scampìa come a Cavalleggeri Aosta nei parchi va molto il piano famiglia, 150 euro per tutti. La compravendita passa spesso attraverso la semplice apertura di un comitato: al responsabile che si offre arriva un finanziamento, in genere 10000 euro, per materiale elettorale o attacchinaggio, poi questi soldi vengono spesi autonomamente, spesso senza che il candidato sappia nulla ufficialmente. Racconta ad esempio Carmine Malinconico, ex presidente della Municipalità di Scampìa: "Si sono viste anche delle cene improvvisate, presso gazebo di alcuni candidati, come Schiano e Pisacane. Il tutto concluso con i commensali che tornavano a casa con buste piene di alimentari. Sono meccanismi che non comportano per forza la conoscenza del fatto da parte del candidato, sono gli intermediari territoriali che decidono come agire". Comunque la Digos ha aperto una indagine, su Scampìa e non solo.
Meccanismo e prezzo sono grosso modo gli stessi in tutta l'area dei comuni a nord di Napoli, ma anche nella zona vesuviana. Stefano Buono, consigliere uscente di Italia dei valori, ha chiesto controlli al prefetto Alessandro Pansa. A Pansa è arrivato un appello anche da Bianca D'Angelo, candidata Pdl, che riferisce di voci secondo cui "la sinistra sta militarmente preparando agguerriti rappresentanti di lista per presidiare i seggi elettorali". I Verdi ci mettono del loro: "Chiederemo di disporre l'impossibilità di voto per rappresentanti che vengono da fuori Campania", dice Francesco Borrelli. Campagna avvelenata. Forse anche frutto della impossibilità della politica di entrare in quartieri dove il buon vecchio pacco di pasta può valere più della promessa di un lavoro. Succede anche nel centro di Napoli: ai Quartieri spagnoli e al Pallonetto circola voce che a fine settimana ci sarà una Pasqua anticipata, un bel carico di uova di cioccolata, rivestite di azzurro, e accompagnate da un santino che non sarà certo quello di un giocatore di Mazzarri.
ROBERTO FUCCILLO
La Repubblica.it 24/03/10
http://www.internapoli.it/

NAPOLI (26 marzo) - Blitz della Digos ieri mattina nei locali della tipografia Acm di Acerra dove vengono stampate le schede elettorali. E le forze dell’ordine, sempre nell’ambito delle indagini sul voto di scambio, hanno svolto anche alcuni sopralluoghi nella zona di Secondigliano.

L’iniziativa della squadra guidata dal primo dirigente Antonio Sbordone è partita dopo il racconto al Mattino di un disoccupato: l’uomo ha spiegato di aver lavorato a nero in un’azienda dove si stampa il materiale necessario per il voto. E lo stesso disoccupato, che ha dei precedenti penali, nelle prime ore del mattino ha ricontattato il giornale per spiegare che tutti i dipendenti irregolari erano stati lasciati a casa dall’impresa dopo la pubblicazione della nostra inchiesta.
Il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, dal canto suo, ha disposto una serie di controlli da svolgere in collaborazione con la Digos e l’ispettorato del lavoro. Dopo il sopralluogo di ieri mattina non sono state accertate irregolarità: nello stabilimento di Acerra erano presenti una ventina di persone, tutte con un regolare contratto di lavoro. Gli accertamenti continuano e la Digos ha già redatto un’informativa da inviare in Procura dove nei giorni scorsi è già stato aperto un fascicolo sul cosiddetto voto di scambio.
«Martedì un parente dei proprietari mi ha chiamato - aveva raccontato al Mattino il pregiudicato - ha chiesto ”Tu quanti voti porti?” E io, contando la mia famiglia, ho risposto ”Quattro”. Ma non bastavano. Mi è stato consegnato un blocchetto. L’ho dovuto riempire con i nomi di parenti e amici indicando anche la residenza e il seggio dove andranno a votare. Se in quei seggi non uscirà il numero di voti previsti, sapranno che non ho obbedito e il posto di lavoro, anche se precario, sarà a rischio. In ogni caso io ho già perso ogni speranza».
E l’uomo ha anche mostrato il blocchetto in questione. Il lavoratore in nero ha anche sostenuto che è estremamente facile far uscire delle schede. E infatti ne ha consegnata una al Mattino. In questo modo sarebbe possibile farla vidimare con la complicità degli scrutatori segnalati dai partiti per poi scrivere il nome del candidato prescelto e affidarla a un elettore che, dopo averla inserita nell’urna, ne porterebbe fuori una bianca in maniera da far andare avanti il sistema all’infinito. Un sistema semplice per comprare i voti correndo relativamente pochi rischi. Ma l’amministratrice della società che gestisce lo stabilimento dell’Acm Spa, Maria Rosaria Barile, che non ha voluto rilasciare interviste, sostiene: «da noi non ci sono mai stati lavoratori in nero e ci sono controlli incredibili».
È il poligrafico dello Stato ad affidare ad alcune società il compito di stampare le schede: dall’azienda di Acerra ne usciranno un milione e settecentomila che saranno poi distribuite in 84 Comuni. E tutto il lavoro si svolge sotto lo stretto controllo della prefettura.
http://www.ilmattino.it/

NAPOLI (25 marzo) - Voti in cambio di denaro o - come recita il codice, con prosa decisamente più formale - «di altre utilità». Certificati elettorali che entrano a far parte di veri e propri dossier per schedare gli elettori. E, per finire, il sempre fiorente racket dei manifesti.

C’è tutto questo, ed altro ancora, nella informativa di polizia trasmessa in Procura, a Napoli. L’ombra lunga del sospetto comincia a prendere corpo negli atti degli investigatori, e a poche ore dal voto la corsa alla preferenza spinge ancora qualcuno a mercanteggiare, a offrire somme di denaro in cambio della agognata preferenza. Il sistema del rastrellamento dei certificati elettorali prelevati «a garanzia» della promessa di voto è un dato sul quale dovranno lavorare ora gli inquirenti.
Un mercato fiorente, a quanto pare, in alcune zone della città. Le regionali in Campania rischiano di passare alla storia come uno dei momenti più torbidi della vita democratica. La Digos della Questura di Napoli è al lavoro perché ciò non accada. E tuttavia dalle zone a rischio, quelle che l’inchiesta del «Mattino» ha indicato come gli epicentri del fenomeno del voto di scambio, continuano a giungere segnalazioni inquietanti.
Ieri mattina in alcuni condomini di Secondigliano c’è stato un gran movimento di galoppini elettorali. Il porta a porta della campagna elettorale combattuta con promesse di somme di denaro è continuato. Con una sola differenza rispetto alle modalità già note e denunciate dal nostro giornale: la «tariffa» del voto sarebbe infatti lievitata fino a 75 euro.
Che il fenomeno sia più esteso di quanto si possa credere, investendo anche persone insospettabili, lo dimostra anche un’altra voce che circola con insistenza in queste ultime ore: qualche insospettabile professionista avrebbe messo a disposizione di alcuni candidati la propria mailing list, offrendo - in cambio di una cifra che varia dai 1000 ai 2000 euro - la disponibilità a contattare i propri dipendenti o i propri clienti per fare campagna elettorale. Da Portici, dove si sono addensati altri sospetti, quelli di un presunto racket sul mercato delle affissioni elettorali, fa sentire la propria voce il sindaco Enzo Cuomo.
«Non ho notizie di questo fenomeno - dichiara - Durante le comunali il clan Vollaro diede ordine ai suoi uomini di girare per i negozi ordinando di non votare per me. Ho denunciato tutto un anno fa, e spero che l’inchiesta vada avanti. Fino alla fine della campagna elettorale, comunque, ho dato disposizione alla polizia municipale di intensificare i controlli per strada dove si fa affissione elettorale».
http://www.ilmattino.it/

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