sabato 6 ottobre 2012

Catturato Massimo Di Caterino, reggente del clan dei Casalesi


Era l’ultimo della lista dei latitanti del clan dei Casalesi. Massimo Di Caterino, reggente della temuta cosca campana, è stato rintracciato e bloccato a Francolise, nel Casertano, in una palazzina di via Roma all’interno della quale, nel box doccia, era stato ricavato un bunker. Le indagini che hanno portato al suo arresto sono state condotte dalla squadra mobile di Caserta e dal distaccamento di Casal di Principe, rispettivamente guidati dai vice questori aggiunti Angelo Morabito e Alessandro Tocco, sotto il diretto coordinamento del procuratore aggiunto della DDA partenopea Federico Cafiero de Raho e del pm Catello Maresca.

 
IN MANETTE L’ULTIMO LATITANTE – Di Caterino era l’ultimo pericoloso latitante in una lunga lista di capi del clan dei Casalesi. Poche settimane fa era sfuggito ad un blitz a San Cipriano di Aversa. I poliziotti sono intervenuti all’interno dell’abitazione, munita di video camere esterne, pedinando la moglie, Marianna Zara. Secondo quanto si è appreso, al momento dell’arresto non ha proferito parola. Ad ammanettare l’ultimo dei latitanti del clan dei Casalesi è stato il vice questore aggiunto Alessandro Tocco, che dirige la sezione distaccata di Casal di Principe della squadra mobile casertana. Il boss è stato subito condotto dalla polizia nella sede della Questura di Caserta. All’arrivo delle auto nel piazzale interno, i poliziotti presenti negli uffici si sono affacciati alla finestra applaudendo i colleghi della Squadra Mobile e gridando «bravi».
RRESTATO IL PROPRIETARIO DI CASA – Con l’accusa di favoreggiamento, è stato arrestato il proprietario dell’abitazione in cui aveva trovato rifugio Di Caterino, Massimiliano Iossa, di 41 anni.
Nell’appartamento i poliziotti hanno trovato e sequestrato dispositivi per rilevare apparati di intercettazioni, una pistola calibro 7.65, munita di 2 caricatori con otto cartucce ciascuno e 10mila euro in contanti.
LUOGOTENENTE DI ZAGARIA – Soprannominato “pistuolo”, Di Caterino è nato a Caserta 40 anni fa. Era ricercato dal 31 marzo 2010, da quando era stato raggiunto, insieme a Nicola e Carmine Zagaria (rispettivamente padre e fratello del capoclan Michele Zagaria) da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento personale, reati aggravati dall’avere agito al fine di agevolare il gruppo Zagaria del clan dei Casalesi. Di Caterino è infatti ritenuto uno dei più fidati luogotenenti del boss arrestato a Casapesenna il 7 dicembre 2011, dopo 16 anni di latitanza. I pizzini ritrovati nel covo di Francolise confermano che il boss gestiva tutti gli affari economici del gruppo Zagaria e provvedeva al pagamento degli stipendi degli affiliati e delle famiglie dei carcerati.


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