sabato 21 novembre 2009

Cacciatore e preda

Col suo libro “Gomorra” Roberto Saviano è divenuto noto a livello mondiale – ed è diventato una figura odiata dalla mafia. Adesso viene sorvegliato 24 ore su 24. Ora riceve a Monaco il Premio Fratelli Scholl.
La sua voce ha un peso. Sabato il quotidiano La Repubblica ha pubblicato una lettera aperta di Roberto Saviano a Silvio Berlusconi, nella quale lo scrittore e giornalista esorta il Presidente del Consiglio dei Ministri a ritirare il controverso progetto di legge sulla riforma della giustizia.
La riforma prevista sulla durata dei tempi di prescrizione dei processi dovrebbe liberare Berlusconi da gran parte dei suoi contenziosi con la giustizia. Come conseguenza però entrerebbe in vigore anche una sorta di amnistia mascherata che comporterebbe l’impossibilità di portare a termine centinaia di altri processi, tra i quali quelli per corruzione e reati finanziari.
“Non permetta”, scrive Saviano a Berlusconi, “che i processi diventino un vuoto procedimento nel quale è il potere ad affermarsi, e che coloro che non hanno altro strumento di difesa se non il sistema giudiziario perdano la speranza di poter ottenere giustizia. “Il giorno seguente alla pubblicazione 40.000 persone – dal semplice cittadino fino al giurista costituzionale – avevano già sottoscritto la lettera e l’appello di Saviano sul sito internet del quotidiano.
Roberto Saviano è un giovane che ha compiuto 30 anni a Settembre. Tuttavia si è già guadagnato una reputazione pubblica senza eguali attraverso il suo coraggio civile in particolar modo nella lotta contro le mafie italiane.
Figlio di un medico, è cresciuto nella roccaforte della mafia di Casal di Principe, vicino a Napoli. Dopo la laurea in filosofia ha raccolto il materiale per il suo libro inchiesta “Gomorra” lavorando come operaio nel porto di Napoli. In questo libro del 2006, diventato best seller a livello mondiale, egli descrive le pratiche del clan camorristico dei Casalesi e ne nomina i leader ed i sostenitori con il nome completo. L’organizzazione mafiosa ha giurato vendetta.
Da allora l’autore vive per così dire in incognito, con frequenti cambi di residenza e sotto stretta sorveglianza. Solo di rado fa la sua apparizione in pubblico; le linee aeree si rifiutano di trasportarlo. I vicini hanno protestato quando ha cercato di acquistare un appartamento nel miglior quartiere di Napoli. Critici e detrattori si schierano contro di lui, sostenendo che si dovrebbe “proteggere Saviano da Saviano”. Recentemente persino un alto ufficiale di polizia ha definito le misure di protezione uno spreco di denaro pubblico.
Considerando queste reazioni l’autore continua a chiedersi se il successo di “Gomorra” (che ha anche portato alla cattura ed alla condanna di importanti boss mafiosi) valga questa vita: “A volte non so perché l’ho fatto”.
Tuttavia Saviano, supportato da un ampio pubblico, non si è lasciato scoraggiare, ha continuato a denunciare le pratiche mafiose in articoli e reportage impegnati e si è schierato contro l’oppressione in paesi stranieri, come l’Iran. Per questo è stato premiato più volte, anche in Germania.
Questo Lunedì ha ricevuto a Monaco il prestigioso Premio Fratelli Scholl, accompagnato da 10.000 euro ed assegnato dalla sezione bavarese dell’Associazione Nazionale degli Editori e Librai Tedeschi.
italiadallestero.info

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