sabato 2 maggio 2009

Scandalo in Italia: congelano i beni di 4 grandi banche per manovre fraudolente

Articolo di , pubblicato mercoledì 29 aprile 2009 in Argentina.

Sono la nordamericana JP Morgan, la tedesca Deutsche Bank, l’irlandese Depfa Bank e la svizzera UBS. Sono accusate di aver truffato il comune di Milano con contratti e titoli “tossici”. Si teme che anche altre regioni e città siano state colpite.
Uno scandalo finanziario di proporzioni enormi è scoppiato oggi in Italia dopo che la magistratura ha ordinato il sequestro di beni e titoli a quattro grandi banche internazionali per un totale di 460 milioni di euro per manovre con titoli tossici, gli stessi che avvelenano l’attuale crisi globale, nonché i cosiddetti contratti derivati, che hanno provocato danni per più di un centinaio di milioni di euro al comune di Milano. I quattro istituti hanno concesso prestiti “poco raccomandabili” al comune e alla regione Lombardia, baluardi politici del primo ministro Silvio Berlusconi.
Le banche indagate sono la statunitense JP Morgan, la tedesca Deutsche Bank, l’irlandese Depfa Bank e la svizzera UBS. Tutte e quattro sono nel gruppo dei più importanti istituti finanziari mondiali e, naturalmente, si dichiarano innocenti.
Ma dodici dirigenti delle suddette banche e due alti funzionari del comune di Milano nella gestione dei grandi prestiti con buoni trentennali, sono stati indagati dal pm Alfredo Robledo. Le banche avrebbero agito come consiglieri del comune per la ristrutturazione del debito di 1.700 milioni di euro.
Il caso milanese è la punta di un iceberg gigantesco. Gli enti pubblici locali, provinciali e regionali italiani hanno sottoscritto molti prestiti che ora sono nel mirino della magistratura di tutto il paese, per finanziare i propri debiti.
Le banche che adesso sono sul filo del rasoio hanno ottenuto, secondo i magistrati, succulenti profitti che la giustizia ha deciso di bloccare, realizzati con complicatissime architetture finanziarie.
L’indagine include manovre speculative che nascondevano la vera natura dei rischi che correva il ricchissimo comune di Milano, capoluogo del prosperoso Nord Italia. I magistrati sospettano che le operazioni fossero “oliate” con generose commissioni nascoste ricevute da manager privati e dirigenti tecnici del comune negli ultimi dieci anni.
“In Italia è stato fatto largo uso di strumenti controversi per finanziare le regioni e le province indebitate”, ha segnalato ieri il quotidiano “La Stampa” di Torino.
L’ipotesi giudiziaria del pm Alfredo Robledo è quella di “frode aggravata ai danni dello Stato”, un’accusa gravissima. I magistrati indagano sui contratti derivati del comune di Milano, ma anche della provincia e della regione Lombardia, la più popolosa ed economicamente la più importante d’Italia.
La Corte dei Conti sta anche investigando su un prestito obbligazionario di 335 milioni di euro che il comune di Milano ha sottoscritto nel 2004.
[Articolo originale "Escándalo en Italia: congelan los bienes de 4 grandes bancos por maniobras fraudulentas" di Julio Algañaraz]

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