CASERTA
- Quattro esponenti del clan dei Casalesi sono stati arrestati dalla Squadra
Mobile in esecuzione di un'ordinanza del gip di Napoli per l'omicidio di
Domenico Motti avvenuto nel 1993 a Carinaro (Caserta).
Dalle
indagini, coordinate dalla DDA partenopea, è emerso che Motti fu ucciso perchè
voleva allontanarsi dal clan; a deciderne l'eliminazione i vertici del clan
Bidognetti, cui la vittima era affiliata, che volevano dare un monito a tutti
circa l'inviolabilità del vincolo associativo.
Per
questo, nell'agguato fu coinvolto un amico fidato di Motti (un collaboratore di
giustizia, non tra i quattro destinatari del provvedimento di oggi, ndr) che
ebbe l'incarico di attirarlo in una trappola con il pretesto di un appuntamento;
nel luogo convenuto, Motti fu brutalmente ucciso a colpi di pistola calibro
7,65 dal 41enne Luigi Coscione, arrestato questa mattina nella sua abitazione e
unico tra i destinatari dei provvedimenti ancora in libertà.
Il
provvedimento è stato notificato anche a Raffaele Cantone di 53 anni, che fornì
supporto logistico, Giuseppe Cristofaro Giuseppe di 64 anni e Luigi De Vito.
Questi ultimi erano già detenuti. Nell'inchiesta è indagato anche il boss
Francesco Bidognetti, che secondo gli inquirenti diede l'ordine di morte.
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