di
Ferdinando Bocchetti
MARANO.
Blitz dei carabinieri, arrestati tre imprenditori edili, indagati quattro
dipendenti del comune di Marano. In
carcere sono finiti, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo
camorristico, Antonio Simeoli, detto "ciaulone", e i due figli Luigi
e Benedetto Simeoli, fondatori e attuali titolari della Sime Costruzioni.
Gli
arrestati (destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa
dal gip di Napoli), già trasferiti nel carcere di Secondigliano, sarebbero
legati al clan Polverino. Nel corso dell'operazione eseguita dal nucleo
investigativo dell'Arma, sono stati stati sequestrati anche due complessi
residenziali (leggi).
Oltre
ad associazione di tipo mafioso, i tre imprenditori edili sono accusati
costruzione di opere edilizie senza autorizzazione e falsità materiale e
ideologica in atti pubblici, reati aggravati da finalità mafiose. In più
avrebbero esercitato pressioni sui quattro dipendenti del comune di Marano per
ottenere attestazioni di conformità delle opere.
Nel
corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea
i militari dell’Arma hanno accertato numerose speculazioni edilizie messe in
atto da società controllate dal clan, con l’acquisizione di terreni e
fabbricati e l’edificazione a Marano di Napoli di complessi residenziali, sulla
base di autorizzazioni o concessioni emesse con false attestazioni di
conformità.
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