I carabinieri di Castello di Cisterna, diretto dal maggiore Fabio Cagnazzo, e militari delle compagnie di Casoria e Nola, hanno così eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta del pm della Dda, emessa lo scorso nove aprile, per i reati di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata alle estorsioni commesse ai danni di decine di imprenditori e commercianti dei tre comuni, violazione della legge sulle armi e traffico di stupefacenti. Secondo gli inquirenti, con questi arresti ultimi arresti, la cosca capeggiata da Vincenzo Marrazzo, meglio noto con soprannome di «Enzuccio l'elettrauto» è stata praticamente azzerata, visto che ora a reggere le sorti di un clan che non c'è più, secondo gli investigatori, potrebbe esserci solo il figlio maggiore del capo cosca, sul cui conto però pendono già diverse inchieste. I tre arrestati di ieri mattina, secondo quanto accertato dalle indagini, avrebbero svolto il ruolo di esattori, passando per le vittime per ritirare il pizzo e anche trasportato droga e armi.
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